FREUD
Inconscio:
La realtà psichica
profonda ( primaria) di cui il conscio è solo la manifestazione superficiale (
è derivata). L’inconscio si divide in due zone: la prima è il cosiddetto
pre-conscio, insieme dei contenuti psichici che, pur essendo momentaneamente
inconsci possono divenire consci. La seconda comprende gli elementi psichici
stabilmente inconsci che sono mantenuti tali da una forza specifica, la
rimozione, che può venire aggirata solo in virtù delle tecniche
psico-analitiche. Per Freud l’inconscio coincide con il rimosso.
Associazioni
libere: metodo usato da Freud per eludere la resistenza della
rimozione e per accedere all’inconscio. Consiste nel “rilassare” il
paziente e nel metterlo in grado di abbandonarsi al corso dei propri pensieri
facendo si che delle varie parole da lui pronunciate si instaurino delle catene
associative collegate con il materiale rimosso che si vuole portare alla luce.
Transfert:
Trasferimento
sulla persona del medico, di stati d’animo ambivalenti (amore e odio) vissuti
dall’individuo nei confronti delle figure genitoriali: “il paziente scorge
nell’analista un ritorno, una reincarnazione, di una persona importante della
sua infanzia, del suo passato, e perciò trasferisce su di lui sentimenti e
reazioni che sicuramente spettavano a questo modello”.
Topica:
studio dei loghi della psiche. Freud ha elaborato due topiche.
La prima distingue tre sistemi: il conscio (cs), il preconscio (pcs) e
l’inconscio (ucs). La seconda distingue tre istanze: l’es, l’io e il super
io.
L’ES:
E’
il polo pulsionale e inconscio della nostra psiche, ovvero come scrive Freud,
“la parte oscura, inaccessibile , della nostra personalità; il poco che
sappiamo lo abbiamo appreso dallo studio del lavoro del sogno e della formazione
dei sintomi nevrotici, e per la massima parte ha carattere negativo, essendo
descrivibile solo in quanto contrapposto all’io. Ci accostiamo all’es per
mezzo di paragoni, lo chiamiamo un caos, un calderone di impulsi ribollenti
(…) Per i processi dell’es le leggi della logica, e innanzitutto il
principio di non contraddizione non valgono affatto.
Impulsi
contraddittori sussistono l’uno accanto all’altro (…) ed è con sorpresa
che scorgiamo in esso l’eccezione alla regola dei filosofi, secondo la quale
tempo e luogo sono forme necessarie dei nostri atti psichici (…). Ovviamente
l’es ignora i valori, non conosce ne il bene ne il male ne la moralità (…)
cariche oggettuali che tendono alla scarica: ecco tutto ciò che l’es (…)
contiene”;”l’es obbedisce all’inesorabile principio del piacere”.
Super-io:
E’ ciò che comunemente si chiama coscienza morale, ovvero
l’insieme delle proibizioni che sono state installate all’uomo nei primi
anni di vita e che poi lo accompagnano sempre, anche in forma inconsapevoli. In
quanto tale si configura come “il successore e rappresentante dei genitori (
ed educatori)”.
L’IO:
E’
la parte organizzata della personalità, che si trova a dover fare i conti con
le esigenze e le pressioni di quei tre padroni severi che sono l’es il super
io e il mondo esterno. Nota bene, l’io e il super io non coincidono totalmente
con sistema conscio/ pre-conscio in quanto partecipano anch’essi, almeno in
parte, del sistema inconsci: “grosse porzioni dell’io e del super io possono
rimanere inconscie e di fatto normalmente lo sono. Questo significa che la
persona ne ignora i contenuti e che occorre un certo sforzo per renderli
coscienti”.
Il
sogno: E’ “l’appagamento (camuffato)” di un desiderio
(rimosso), in quanto “in ogni sogno un desiderio istintuale viene presentato
come appagato”. Il contenuto manifesto dei sogni è nient’altro che la forma
travestita, per effetto della censura, in cui si esprimono i desideri latenti.
Atti
mancati: sono
quelli nei quali il risultato esplicitamente perseguito non è raggiunto, ma
viene sostituito da un altro.
Lapsus:
Derivano da una sorta di compromesso fra l’intenzione
cosciente del soggetto e determinati pensieri inconsci che agiscono nella sua
psiche.
Nevrosi:
squilibrio
della personalità che deriva da un conflitto tra l’io e il suo es.
Sublimazione:
il trasferimento di una carica originariamente sessuale sopra oggetti non
sessuali: “la sublimazione è un processo concernente la libido oggettiva e
consiste nel dirigersi da parte dell’istinto, verso una meta diversa e remota
da quella dell’appagamento sessuale”.
Perversione:
attività
sessuale che ha rinunciato al fine riproduttivo e persegue il conseguimento del
piacere come fine indipendente.
Libido:
energie di natura sessuale suscettibili di dirigersi verso le
mete più diverse e in grado di investire gli oggetti più disparati. Con
questa teoria Freud ha ampliato la nozione di sessualità, evitando di ridurla a
semplice genitalità:”è necessario distinguere nettamente tra i concetti
“sessuale” e “genitale”. Il primo è un concetto più ampio e comprende
molte attività che non hanno niente a che fare con i genitali”.
Complesso:
insieme
di rappresentazioni e di ricordi dotati di forte carica emotiva. Pur essendo
prevalentemente inconsci, i complessi disturbano la condotta e la vita cosciente
degli individui, condizionando negativamente la loro personalità.
Complesso
Edipico: attaccamento libidico verso il genitore di sesso opposto
accompagnato da una disposizione ambivalente verso il genitore dello stesso
sesso. Gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della nevrosi.